I Malcontenti
Ho scelto di raccontare alcune persone con il ritratto-narrativo. Da subito, per ognuno, ho raccolto la sfida di mostrare i sì e i no delle loro mancanze. Di alcuni li conoscevo, di altri ancora oggi li ignoro ma ho cercato di immaginare, come farà l’osservatore.
La gestione del tempo di scatto, come far muovere i soggetti e la scelta del registro espressivo (bianco e nero, ripetizione e colletti bianchi) ha aperto la via della narrazione come se fosse una strenna natalizia: la breve storia della famiglia Malcontenti.
Ho ritratto le persone reali con l’idea nella testa di farli apparire personaggi inventati e protagonisti di storie misteriose. E con la considerazione che, dopotutto, non ci si ferma mai ad osservare l’espressione mimica di un sì o di un no ricevuti.